Ve ne avevamo già parlato qui
e ora ecco la degustazione della prima Edizione Limitata del 2015, il
Magnum 56. Una fumata decisamente pronta, che non può che migliorare con
un ulteriore affinamento.
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L'H. Upmann Magnum 56 EL 2015 |
Alla vista:
I sigari appaiono molto ben riempiti,
anche se poco cedevoli alla pressione. Le capas sono scure e ben
tese, piuttosto lisce al tatto. Colpisce immediatamente la grande
anilla dedicata a questo sigaro.
Apertura:
Il tiraggio a crudo è da manuale e i
primi aromi che giungono al palato sono di natura terrosa, con
sentori che ricordano, inoltre, il caffè tostato.
Primo Tercio:
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Secondo Tercio:
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Quasi alla fine del secondo tercio si inizia a percepire un sapore leggermente speziato. Il fumo si mantiene abbondante e cremoso. La forza aumenta a 2,5/5, restando nel complesso bassa.
Terzo Tercio:
Il tercio tercio non presenta un
evoluzione aromatica netta rispetto a quello precedente: persistono i
sentori di frutta secca e di caffè, con la forza che resta costante,
aumentando lievemente solo in prossimità della fine del sigaro
(3/5).
Nel corso della fumata non sono stati avvertiti sentori ammoniacali: un buon segno considerando la giovane età del manufatto, che ha espresso notevoli potenzialità di miglioramento nel breve-medio periodo. Siamo convinti che la paletta aromatica non troppo complessa non potrà che migliorare con un aging del sigaro di qualche mese.
Valutazione generale (centesimi): 85
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A sigaro ormai concluso un dettaglio della cenere |
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