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7 novembre 2015

Antico Sigaro Nostrano del Brenta 1763.

Cari amici, oggi vogliamo parlarvi di una linea di sigari di recente entrata a far parte del nostro assortimento: il Nostrano del Brenta.

Sigaro dalla storia importante, viene prodotto interamente a mano con tabacco seme Havanna coltivato sin dal 1500 nella Valle denominata “Canale del Brenta”, in provincia di Vicenza. Qui i monaci Benedettini svilupparono tra il XVI ed il XVII secolo la coltivazione dell’”Erba Regina”, partendo dai semi portati nella canna del bastone da un confratello di ritorno dalle Americhe.


Il tabacco ha rivestito per secoli un ruolo importante nell’economia della valle: tra il 700 e il 900 la sua diffusione fu tale da rappresentare talvolta l’unica fonte di sostentamento delle comunità del Canale del Brenta. Terra di confine, la Val Brenta ha conosciuto, prima degli austriaci e di Napoleone, la dominazione della Repubblica di Venezia: proprio la Serenissima, intuito il valore commerciale dell’Erba Regina, tentò dapprima di controllarne la diffusione fino ad arrivare al divieto di coltivarla. Ma il successo riscosso dai “Pifferi del Brenta” tra la nobiltà veneziana porto’ alla revoca della misura, concedendo il privilegio di coltivare tabacco a cinque comuni della Valle: Campese, Valstagna, Oliero, Campolongo e Valrovina.
La coltivazione del tabacco ha vissuto un momento di declino negli ultimi anni del XIX secolo: il regime di Monopolio introdotto dal neocostituito Regno d’Italia e le relative condanne per i reati di contrabbando spinse gli abitanti ad abbandonare i campi e la Valle in cerca di fortuna.
Nel 1939 sedici agricoltori della Valle decisero di riunirsi in Consorzio per ridare vita alla coltivazione del tabacco: da allora, sotto la guida del Presidente Bortolo Nardini, il Consorzio si è sviluppato fino ad arrivare a contare più di cento soci, tutti dediti alla coltivazione del tabacco.
Nel 2002 il Consorzio decide di fare rivivere l’antica tradizione della Valle e si impegna nella realizzazione di un prodotto italiano di altissima qualità totalmente fatto a mano e frutto di secoli di esperienza, tramandata di generazione in generazione: nel 2012 debutta sul mercato il DOGE, sigaro interamente fatto a mano caratterizzato da fascia e sottofascia.
La foggia “italica” (quindi bitroncoconica) dei sigari Nostrano può indurre al paragone con il Toscano: a differenza di quest’ultimo, il Nostrano è costruito con un battuto di tabacco autoctono a seme Havanna coltivato esclusivamente in Veneto.

La tecnica di coltivazione è simile a quella cubana: le piantine di tabacco crescono in idrocultura fino alla dimensione ottimale per essere trapiantate in campo e qui raggiungono la maturazione, generalmente tra fine agosto e settembre. La raccolta, eseguita a mano, è una fase molto delicata in quanto influenza la qualità del tabacco conferito.


A differenza del Kentucky usato per il Toscano, il tabacco è curato all’aria applicando lo stesso metodo dei vegueros cubani. Alle fasi di essicazione ed ammarronamento segue la suddivisione per corona, grado, qualità e colore. In questa fase gli agricoltori scelgono anche quali foglie destinare al ripieno e quali a fascia e sottofascia.


Per abbassare il tenore di nicotina ed eliminare le impurità del tabacco, le foglie vengono introdotte in una camera di fermentazione dove, attraverso l’uso di vapore acqueo, vengono sottoposte e reiterate micro fermentazioni. Questo passaggio, diversificato nei tempi in funzione dell’utilizzo che avranno le foglie, consente al tabacco di sviluppare quelle note aromatiche tipiche del  Nostrano del Brenta.
Il tabacco classificato e precedentemente fermentato viene stivato in appositi locali, ove verrà lasciato riposare in tranquillità per anni prima di essere impiegato nella lavorazione dei sigari.  


Il ripieno dei sigari Nostrano del Brenta è un blend composto da tabacchi raccolti e lavorati in diverse anni che, prima di essere utilizzati, vengono invecchiati almeno un anno. La lavorazione per l’impiego nei sigari prevede che il tabacco venga “battuto” come per il Toscano: anche per questa fase il tabacco deve essere ri-umidificato comportando l’avvio di una seconda micro-fermentazione. Dopo la battitura il tabacco viene miscelato per comporre diversi blend.

Il sigaro è confezionato con fascia e sottofascia, precedentemente fermentate e sagomate. La costruzione del sigaro inizia con la preparazione della sottofascia, una foglia avente caratteristiche molto simili alla fascia, che le sigaraie sagomano in modo definitivo con l’aiuto di apposite lame a mezza luna. Il ripieno viene avvolto con l’aiuto di un tappetino flessibile che permette di formare un cilindro perfetto dove il tabacco viene distribuito omogeneamente in modo da non formare vuoti o zone eccessivamente piene. Alla preparazione della “pupa” (ossia l’arrotolatura della sottofascia sul ripieno) segue a distanza di qualche giorno l’applicazione della foglia esterna che completa il sigaro. 


Fondamentale per l’ottima costruzione del sigaro è la capacità delle sigaraie di arrotolare la giusta quantità di tabacco per evitare tiraggi eccessivi o eccessivamente serrati. La “manciata”, ovvero la giusta quantità di ripieno racchiusa dalla sottofascia e dalla fascia, è determinata oggi come un tempo dalla sensibilità della sigaraia che costruisce il sigaro ed è per questo che la costruzione del manufatto può essere considerata un’arte, i cui segreti si imparano dopo lunghissimi periodi di apprendimento e pratica.

Diversamente dai sigari cubani, la costruzione del Nostrano non prevede l’uso di forme e presse: la pupa è lasciata riposare su semplici telai di legno, senza alcuna influenza esterna sulla forma finale.


L’antico Sigaro Nostrano del Brenta 1763 è un sigaro realizzato completamente a mano dalle sigaraie della manifattura di Campese in Bassano del Grappa, secondo un processo tramandato di generazione in generazione, immutato da più di quattro secoli. Oltre ai controlli strumentali (il corretto tiraggio dei sigari viene verificato tramite una macchina specifica), rivestono grande importanza i test sensoriali svolti a campione dal blender della manifattura che, quotidianamente sceglie a campione alcuni sigari che provvederà a fumare personalmente, verificandone gusto, aromi, sensazioni e rotondità. 


Al termine della lavorazione e superati i controlli di qualità i sigari vengono raccolti in una camera di asciugatura, al fine di perdere l’eccesso di umidità accumulato durante le fasi di costruzione. Un secondo passaggio in una cella di maturazione ad umidità e temperatura controllata da il via ad una ulteriore microfermentazione che conferisce al Nostrano gran parte della sua tipicità. Successivamente, i sigari usciti da questa seconda cella verranno stivati in una terza, detta di mantenimento, nella quale riposeranno fino al momento del loro definitivo confezionamento, non prima però di essere sottoposti ad un’ultima verifica di colore, aspetto e grado di maturazione.


Ci siamo dilungati, sperando di non avervi tediato, nella descrizione delle fasi di lavorazione del Nostrano per illustrarvi quali sono le differenze, al di là del gusto, con il sigaro Toscano.
L’impiego di tabacco Havana curato ad aria e la meticolosa costruzione a mano fanno di questi sigari un prodotto di eccellenza.

La linea Nostrano del Brenta, disponibile nei nostri punti vendita di Lugano è cosi’ declinata:
§  Casanova, in astuccio da 5 ammezzati
§  Il Doge, in astuccio da 3
§  Il Ducale, in astuccio da 2 con tabacchi invecchiati oltre 3 anni
§  La Riserva Ducale, in cofanetto di legno con tabacchi invecchiati oltre 5 anni


La Fumata - Consigli per la Degustazione: la degustazione de IL DOGE deve essere fatta con tutti i cinque sensi:
  • VISTA: per apprezzarne le dimensioni (170 mm), la forma cilindrica con estremità rastremate, la superficie liscia e gentile. 
  • UDITO: per valutare il contenuto di umidità. Si consiglia di avvicinare il sigaro all’orecchio e schiacciarlo leggermente con le dita: se si avverte un leggero scricchiolio, significa che l’umidità è quella giusta (ottimale un’umidità assoluta al 12- 14%). 
  • TATTO: per apprezzare la qualità del tabacco utilizzato per fascia e sottofascia e la regolarità di riempimento del sigaro. 
  • OLFATTO: per apprezzare il gradevole e delicato profumo (si evidenziano note di nocciola e fico secco) del tabacco naturale Nostrano fermentato. 
  • GUSTO: IL DOGE ha un gusto corposo, appagante ed aromatico. Il retrogusto è pulito e caratterizzato da un aroma con note di frutta secca, legno e cuoio. 

La particolare forma e le dimensioni de IL DOGE consentono sia una fumata di tipo “alla maremmana” (cioè sigaro intero) o “ammezzato”. Per effettuare il taglio, a causa della delicatezza del tabacco utilizzato, è preferibile utilizzare un tagliasigari a doppia ghigliottina o meglio il tipo a forbice. Prima dell’accensione è opportuno effettuare alcune tirate a sigaro spento: questo consente di verificare la regolarità del tiraggio ed apprezzare le cariche aromatiche della miscela di tabacco ed, in particolare, la nota legno/cuoio tipico del Nostrano del Brenta fermentato. Per l’accensione de IL DOGE è consigliabile utilizzare un dispositivo a fiamma neutra e “fredda”. In alternativa può essere utilizzato un accendino a gas (quelli a benzina rilasciano eccessivi residui di combustione). Una buona tecnica di fumata del sigaro prevede tirate lente e regolari in modo da “gustare” il fumo che non deve essere aspirato. 


Il Doge e gli altri prodotti della Manifattura Nostrano del Brenta vi attendono in esclusiva nei nostri punti vendita di Lugano.


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