Cigar Must nasce nel 2014 con la missione di unificare sotto lo stesso nome e fornire un identità ai quattro nostri importanti punti vendita, già esistenti sul territorio svizzero.
Il fine è di permettere al fumatore di riconoscere a colpo d’occhio l’altissima qualità del servizio e dell’offerta, peculiarità comuni alle quattro boutique.

Il Blog si prefigge lo scopo di diffondere la cultura per il fumo lento, senza alcuna induzione all'uso del tabacco.
L'intero contenuto è rivolto ad un pubblico maggiorenne.

3 settembre 2015

Intervista a Vincenzo Gonnella


Ecco l'intervista ad un caro amico e ad un grande appassionato e cultore dei sigari cubani, che ci ha spiegato quale è il suo personale modo di intepretare lo splendido mondo dei manufatti a base di tabacco.



Domanda: Chi è Vincenzo Gonnella?
Risposta: sono nato quarantaquattro anni fa a Salerno, dove ho vissuto sino ad i trant'anni e dove ho concluso la mia formazione. Mi sono trasferito nel 2000 qui a Lugano in seguito al matrimonio con una ticinese. Prima facevo l'avvocato e insegnavo diritto commerciale, ora invece lavoro in banca nel settore private banking. All'inizio trasferirmi è stata dura, ma ora sono contento della scelta, qui si sta benissimo.

D: Sei ancora radicato alla tradizione italiana?
R: si sono molto radicato. Il mio mercato di riferimento è l'Italia, mi occupo di grandi clienti italiani, cosa che mi permette di viaggiare spesso per la Penisola.

D: da dove nasce la tua grande passione per i sigari?
R: nasce per puro caso, da ragazzo, quando avevo circa vent'anni. Non ho mai fumato sigarette, cosa che non mi ha mai attratto. Mi dava e mi dà tutt'ora fastidio. Il sigaro invece mi ha incuriosito e così ho provato. I primi anni fumavo più che altro per gioco, poi piano piano mi sono “evoluto” anche grazie a mia moglie. Questo perchè quando venivo a trovarla da Salerno acquistavo i miei primi sigari a Chiasso, intorno al 1994-1995. Il mio amore per i sigari è però esploso nel 1997 quando mia moglie mi regalò la mia prima vacanza a Cuba: da quel momento non mi sono più fermato.

D: i sigari li conservi o li consumi?
R: li consumo, non ho mai conservato sigari. Inizialmente avevo un humidor a casa da 100 pezzi, sino a quando in banca incontrai dei clienti che lavorano sulla piazza di Cuba. Conoscendo la mia passione per gli avana iniziarono a regalarmi scatole di sigari come Trinindad Fundadores o Cohiba di tipologia diversa. Pian piano iniziai a sentire il bisogno di avere sempre più spazio: i miei humidor aumentarono progressivamente sino a giungere, ad ora, a sette umidificatori posizionati in varie stanze, oltre a diverse giare. La conservazione in giara non la adoro particolarmente: non è troppo controllabile e quindi le uso raramente per il mantenimento dei sigari.
Cosa diversa è la cantina: li stipo i sigari che vorrei fare invecchiare: vorrei, perchè i sigari li fumo, e ho solo qualche scatola ancora sigillata.

D: quale è il tuo standard di fumata?
R: ragiono secondo il binomio di astinenza-overdose: nel fine settimana è overdose perchè subito dopo colazione accendo il primo sigaro guardando il lago. Il palato alla mattina è pulito e quindi quello è forse il sigaro che apprezzo di più. Tendenzialmente resisto abbastanza senza fumare sia quando lavoro molto che quando sto con la famiglia. Posso stare anche diversi giorni senza fumare, per giungere al momento di overdose relativo ad i weekend,  agli incontri fumosi in giro per il Mondo, e alle mie permanenze a Cuba.

D: quali formati preferisci?
R: i sigari piccoli non mi aggradano molto. Li finisco in fretta e mi viene subito voglia di accenderne un altro. Preferisco formati un po' più grandi.

D: mi parlavi di Cuba: cosa trovi di estremamente caratteristico?
R: l'atmosfera. Fumare a Cuba è la cosa più bella che ci possa essere. Nessuno ti guarda con disgusto per avere un sigaro tra le mani, li è spontaneo e naturale, all'insegna del “compartir” come dicono i cubani. Il mio rapporto con Cuba è di grande amore.

D: secondo te il sigaro è un elemento di status o piacere?
R: per me è proprio un piacere assoluto. Per molti è anche status, ma per la maggior parte delle persone che conosco e frequento è proprio piacere. Per fortuna fumare non è un vizio, ma solo una grande passione.

D: fumi solo Cubano?
R: è rarissimo che fumi altro. Tempo fa ho fumato anche altre tipologie. Di recente ho provato una produzione non cubana che, nonostante avesse una grande qualità, non mi ha soddisfatto nonostante abbia provato a fumare i sigari in diversi momenti della giornata. Se dovessi scegliere tra un cubano, un nicaraguense ecc... dopo il sigaro cubano fumerei un toscano.

D: quando fumi un sigaro vai incontro a delle ritualità specifiche?
R: no, però posso dire di avere delle “manie”. Quando esco la sera di solito porto 15-20 sigari: voglio avere la possibilità di scegliere sul momento, non scelgo mai a priori. Spesso mi piace anche offrire. La mattina esco con la 24h del lavoro e la sera con la borsa con i sigari.

D: anche come accessoristica non hai particolari inclinazioni?
R: non sono appassionato di accessori. Uso gli accendisigari di “Cigar Must”, sono ricaricabili e mi ci trovo bene. Non ho bisogno di ostentare o di farmi vedere. Conosco una persona che i sigari li taglia con le unghie, eppure è un grande fumatore, con all'attivo 97 viaggi all'Avana.

D: quale sigaro apprezzi maggiormente?
R: dipende dal momento della giornata. Ultimamente i Behike 56: mi riempiono e soddisfano, hanno una marcia in più rispetto agli altri.

D: apprezzi anche i sigari rollati sul momento?
R: sì, anche se quando sei all'Avana i sigari hanno un gusto diverso. Ho provato a conservarli ma, fino ad adesso, non mi hanno soddisfatto. Sto attualmente sperimentando un'altra tecnica, vedremo tra quattro o cinque anni se manterranno gli aromi e non peggioreranno.
Se è buono ora perchè dovrei conservare? Motivo per cui non sono un grande stipatore, come dicevo prima.

D: il tuo rapporto con l'hand made non si ferma solo ai sigari, vero?
R: ho la fortuna e sfortuna di farmi fare tutto a mano. Da diversi anni mi faccio produrre tutto dagli artigiani, dalla scarpa, alla camicia, alla cravatta (che uso solo sfoderate), ai vestiti e anche le bretelle. L'unica cosa che non faccio fare sono gli slip e le calze.

D: ti piace l'abbinamento sigaro/alcolico/analcolico o sei un purista dell'acqua?
R: quando sono da solo fumo con acqua per evitare che possa coprire i sapori. Sono convinto che gli alcolici rovinino il palato, impedendo di cogliere le sfumature che la fumata può offrire. Bere altro che non sia acqua è bello tra amici, in compagnia. La degustazione la faccio da solo, e a volte la si apprezza davvero tanto.

D: se dovessi esprimersi con una frase cosa ti evoca la fumata di un sigaro?
R: è una esperienza sublime, unica, appagante. Un piacere indescrivibile che un non fumatore non potrebbe comprendere. È una bella serata, la fine di una buona cena, l'inizio di una buona giornata: sono molto legato al sigaro. Chi mi conosce mi immagina sempre con un sigaro in mano: se sto fumando un sigaro è perchè sono felice e di buon umore.


Vincenzo insieme ad alcuni amici all'interno della Casa del Habano di Lugano

Vincencenzo ad una serata di gala

Alcuni degli humidor e delle giare personalizzate di Vincenzo




Nessun commento:

Posta un commento