Si tratta del Petit Belicosos , fratello minore di quello che è considerato un Must di casa Bolivar,il Belicosos Finos (in produzione ordinaria) ma non per questo da meno.
La capa rimane scura e leggermente spessa al tatto, con qualche venatura evidente,ma incredibilmente oleosa alla vista ancora dopo tutto questo tempo dalla messa in produzione.
La vitola ancora una volta riprende quello che è il nome commerciale del sigaro, Petit Belicosos ( 52x 125).
Al tatto è ben riempito e il tiraggio ottimale,morbido sotto le dita ma non bagnato da fare fatica una volta maneggiato a tornare alla forma originale.
A crudo i sentori si sono fatti molto più lievi di un tempo quando questi erano più marcati e tipicamente spezziati quasi piccanti,sintomo di un tabacco di ottima qualità e di rollatura recente.
All'accensione il primo terzo dopo qualche primo puff di assestamento non tarda a farsi sentire ben presente con una media forza che fa da sfondo ad aromi tendenti al floreale.
La musica cambia in fretta dopo il primo centimetro ritrova quella che sembra una tipicità di marca perduta in tante produzioni cubane odierne.
Guadagna note terrose e spezziate,la combustione rimane ottima e produce anelli di combustione abbastanza regolari.
Cominciatl l'ultimo tercio del sigaro fanno capolino note di cacao amaro accompagnate da una forza davvero notevole!
L'evoluzione di aromi durante la fumata è semplicemente perfetta ed equilibrata sintomo di un sigaro pronto per essere fumato oggi al top della sua forma fisica.
L'invito dunque è quello di sfruttare al massimo le potenzialità che questo sigaro ci può offrire e accenderlo in questo periodo dell'anno.
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