Quello che proviamo oggi è il Behike 52 uno dei tre modelli lanciati al Festival del Habano nel Febbraio 2010.
La capa del sigaro è ben tesa e all'olfatto le note erbacee sono molto lievi.
La costruzione è molto buona, basta snodare il pigtail alla testa del sigaro per avere
un tiraggio praticamente perfetto.
A crudo i sentori sono molto lievi.
All'accensione una punta sapida fa comparsa ma scompare dopo pochi puff.
La combustione è perfetta come il riempimento, che consente puff profondi che producono un fumo denso e cremoso.
Dopo qualche minuto di fumata gli aromi evolvono e tendono molto di più al dolce, la forza rimane media fino a metà sigaro quando diventa più corposa e intensa.
La sensazione che regala complessivamente il sigaro è davvero appagante, soddisfa a pieno quelli che sono anche dei così detti criteri "meccanici " di fumata, mai una riaccensione o vuoto di riempimento cose che al giorno d'oggi sul nel mercato cubano non sono da trascurare.
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